Dopo due incidenti mortali in pochi giorni in Italia le vetturette o microcar sono al centro della bufera. Subito in primo piano il problema dell’inesperienza  dei giovani conducenti, anche perché per essere abilitati alla guida basta il famoso “patentino” privo di prova pratica e con una conoscenza di teoria che lascia il tempo che trova.  Sui media e sui giornali viene poi dato messo in rilievo il fatto che le limitazioni di velocità di questi veicoli vengono spesso taroccati dal proprietario.  Ma a una analisi più accurata ci si rende conto che attorno alle microcar esiste il nulla in materia di sicurezza; per legge su queste vetture non sono obbligatorie le cinture di sicurezza, cosa davvero assurda, anche perché un urto, anche a velocità regolamentare, senza cinture può essere davvero pericoloso. Non solo ma queste vetturette non devono neanche sottostare alle severe norme di sicurezza passiva previste per le automobili vere.  Oltre a mettere sotto accusa le elaborazioni occorrerebbe anche intervenire sulla sicurezza passiva, rendendo obbligatori crash test, per rendere più sicure queste microcar. Anche in America la sicurezza stradale è al centro dell’attenzione, e ancora una volta il noto marchio giapponese, la Toyota, è al centro dello scandalo. Dopo i vari problemi con acceleratore e freno, questa volta viene sospesa la vendita del Lexus GX460, la versione lussuosa del Land Cruiser, per gravi problemi di stabilità con possibili fenomeni di ribaltamento  in caso di manovra di gas-lift off, che produce evidenti effetti di sovrasterzo.  Insomma davvero un periodo nero per Toyota,  scalzata anche dalla vetta dei costruttori di automobili nel mondo.